
- 1 Cosa sono le trazioni orizzontali? A cosa servono?
- 2 Trazioni orizzontali: esecuzione corretta.
- 3 Quali sono i muscoli coinvolti nelle trazioni orizzontali?
- 4 Benefici delle trazioni orizzontali
- 5 Dove si possono eseguire le trazioni orizzontali?
- 6 Quali sono le varianti di trazioni orizzontali? la presa.
- 7 Ampiezza della presa nelle trazioni orizzontali
- 8 Quali sono le varianti di trazioni orizzontali? il posizionamento del corpo.
- 9 Errori da evitare delle trazioni orizzontali
- 10 Quali sono gli infortuni delle trazioni orizzontali?
- 11 Conclusioni sulle trazioni orizzontali.
Le trazioni orizzontali comunemente chiamate anche Australian pullup oppure body row sono un esercizio utilizzato pe allenare la muscolatura del dorso e delle braccia. Nel mondo dell'allenamento a corpo libero sono una pietra miliare nello sviluppo delle trazioni alla sbarra. Nel mondo del fitness e del bodybuilding sono un ottimo modo per reclutare la muscolatura del dorso grazie alla possibilità di variare l'inclinazione del corpo. Proprio per la sua natura, cambiando il punto fisso, necessità di un ottimo controllo anche a livello posturale diventando nel complesso un movimento adatto all'allenamento di glutei e addominali.
Cosa sono le trazioni orizzontali? A cosa servono?
Le trazioni orizzontali chiamati anche Australian pull up oppure body row sono un esercizio comunemente utilizzato per allenare tutta la componente di “tirata” della parte superiore del corpo sono di fatto un movimento che si può sostituire bene ad alcune varianti di rematore che venga utilizzato nel modo del body building e sono sicuramente un ottimo punto di partenza è una propedeutica estremamente efficace per iniziare il proprio percorso di apprendimento delle trazioni alla sbarra. Dal punto di vista biomeccanico si possono definire come un movimento di estensione dell'omero accompagnato da una flessione del gomito e ,in caso di modifica della presa, il movimento può diventare una abduzione orizzontale dell’ omero o un movimento ibrido di abduzione orizzontale ed estensione dell'omero . Dal mio punto di vista rappresentano quindi l'esercizio entry level per tutte quelle persone che sono interessate all’ apprendimento delle trazioni alla sbarra.
Trazioni orizzontali: esecuzione corretta.
Le trazioni orizzontali condividono tra loro uno share di accorgimenti tecnici che le rendono efficaci, indipendentemente dalla loro presa. Ciò che dovrebbe fare da padrone e il punto di arrivo della sbarra rispetto al corpo infatti , trattandosi di un movimento carico naturale, sarà il corpo ad avvicinarsi al punto fisso e non viceversa.
L'esecuzione corretta prevede il mantenimento di una certa tensione a livello della muscolatura del bacino, della parete addominale e di alcuni muscoli scapolari. A livello di quella che si può chiamare mid-section bisogna sempre mantenere una tensione della parete addominale che è sempre fondamentale in tutti i movimenti a carico naturale per stabilizzare la colonna ed infinte una contrazione degli estensori dell'anca , necessaria per riuscire a mantenere un allenamento del corpo costante durante tutto il movimento.
Il posizionamento delle scapole e sicuramente uno dei dettagli fondamentali che non deve essere mai trascurato e che rimane comune a tutte le varianti di cui discuterò nei prossimi paragrafi: indipendentemente dal tipo di presa, dal supporto o dall'ampiezza della presa le scapole devono sempre essere mantenute in depressione. Per chi non è molto amico del gergo tecnico e vuole un consiglio più intuitivo devi pensare ad allontanare sempre il più possibile le spalle dalle orecchie.
Per ciò che concerne la postura della parte superiore del corpo in particolare l'orientamento della colonna nel tratto toracico preferisco sempre addentrarmi maggiormente in quello che è il modello prestativo ovvero utilizzare un assetto che sia funzionale al proprio obiettivo . Pertanto, per isolare maggiormente il dorsale (come in un contesto di body building) sarà più proficuo mantenere una adduzione e una depressione delle scapole..
In un contesto più orientato allo sviluppo della trazione alla sbarra (con focus futuro sull’ apprendimento dei movimenti come il muscleup di forza sia su sbarra sia su anelli ) è più utile impostare un assetto neutro / fisiologico ovvero con una depressione delle scapole e una abduzione di 30-40 ° .
E quindi consigliato non optare per una postura uguale in qualsiasi contesto semplicemente perché sui video di Youtube ci viene detto dal grosso di turno che quella variante è quella giusta ma piuttosto organizzare le idee sulla base degli obiettivi futuri che si decidono di ottenere e, a ritroso, creare una suddivisione di:
1) esercizi e posture utili che saranno il focus del protocollo;
2) esercizi e posture meno efficaci e meno specifiche per il nostro fine che saranno solamente il "contorno" (ma probabilmente anche no) del lavoro.
Ulteriori approfondimenti e dettagli su esecuzioni particolari vengono menzionati nel prosieguo di questo articolo.
Quali sono i muscoli coinvolti nelle trazioni orizzontali?
E' sufficiente leggere un paio di volte quello che hai paragrafo dedicato all'esecuzione corretta per comprendere in modo sufficientemente generale quelle che sono le attivazioni muscolari che governano questa tipologia di movimenti.
Sicuramente a livello posturale vi è un elevato intervento:
1) a livello posturale sicuramente addominali, glutei e talvolta paravertebrali;
2) nel caso in cui si ricerca una postura che massimizzi il reclutamento muscolare del dorsale ci sarà una maggiore attivazione dei muscoli adduttori delle scapole quindi trapezi e romboidi;
3) parlando di arti superiori c'è sempre un coinvolgimento della muscolatura del dorso sinergicamente al comparto che permette di avvicinare l' avambraccio al braccio quindi sicuramente bicipiti brachiali virgola e brachiale, i brachioradiale e infine la muscolatura della presa sinergica anche per la flessione del gomito.
Variando quella che è la distanza delle mani è inoltre possibile cambiare il pattern di reclutamento muscolare a livello della spalla. Senza entrare troppo nei dettagli allargando la presa il focus si sposta su deltoide posteriore e meno sul gran dorsale (soprattutto i fasci longitudinali ) esattamente come avviene durante le trazioni man mano che si allarga la presa.
Benefici delle trazioni orizzontali
Come menzionato precedentemente nell'introduzione di questo articolo, le trazioni orizzontali sono un esercizio fondamentale per introdurre un qualsiasi soggetto sulla strada dell’ apprendimento della sua prima trazione alla sbarra..
Quando si presenta la necessità di imparare la prima trazione alla sbarra c’è la comune tendenza di utilizzare direttamente loopband: questa però è una scelta che inizialmente sconsiglio appunto ciò non significa che le bande elastiche non possono essere un ottimo strumento per accompagnare un miglioramento della prestazione ma che devono essere utilizzate nel momento più opportuno. Infatti, approcciare direttamente le trazioni alla sbarra senza aver compreso in modo sufficientemente ottimale gli assetti scapolari e il timing di contrazione dei muscoli coinvolti porterà ad una performance scadente e ad uno schema motorio scorretto.
Sulla base di ciò che e appena stato descritto le trazioni orizzontali rappresentano un ottimo modo per creare un avvicinamento all'apprendimento delle trazioni alla sbarra in quanto permettono di comprendere in modo sufficientemente graduale tutte le attivazioni e le sinergie muscolari tipiche dei movimenti di tirata verticale.
In un contesto maggiormente legato all' isolamento muscolare sono un ottimo complemento alla lat machine e in generale un ottimo modo per allenare la parte superiore del corpo. Per la mia piccola esperienza nel mondo delle alzate del powerlifting posso garantire che questa tipologia di tirato orizzontale e utilissima come lavoro complementare alla panca piana.
Dove si possono eseguire le trazioni orizzontali?
Le trazioni orizzontali possono essere eseguite su una vasta tipologia di supporti che spaziano da strutture fisse si no a strutture più mobili. Di seguito ti parlo di quelli che sono i supporti più utilizzati, i loro vantaggi, i loro svantaggi ed eventuali campi di applicazione particolari:
• Alla sbarra: sicuramente le trazioni orizzontali la sbarra sono quelle più popolari e più immediate appunto possono essere eseguite ad un multi Power, aggiustando l'altezza della sbarra piacimento, possono essere eseguite ad una sbarra intra porta regolabile ed infine utilizzando i pin di un Power rack come punto fisso dove agganciare un bilanciere all'altezza desiderata. Questa tipologia di supporto vi permette di lavorare con la presa prona , con una presa supina, e con una presa mista. La larghezza della presa può essere fissata e mantenuta costante durante tutto il movimento;
• Alle parallele: Le parallele sono un attrezzo veramente molto versatile infatti possono essere utilizzate in singola oppure possono essere utilizzata in doppia e in singola. L’ utilizzo della parallela singola Permette di fatto tutti i movimenti già descritti con la sbarra mentre l'utilizzo della parola doppia rende accessibili anche tutte quelle esecuzioni con una presa a martello;
• Agli anelli: ritengo che gli anelli siano a tutti gli effetti l' attrezzo definitivo per diverse motivazioni. La prima sicuramente che, data la natura mobile del supporto è possibile spaziare in tutte le tipologie di prese mantenendo la presa costante durante tutto il movimento oppure modificando la durante l'esecuzione. Infatti è possibile eseguire le trazioni orizzontali mantenendo la presa prona, La presa supina, l'ha presa a martello, una presa mista, ed è possibile cambiare queste prese durante l'esecuzione del movimento come per esempio iniziare con una presa prona e terminare con una presa supina.
Un altro grosso vantaggio che danno solo i supporti mobili e la possibilità di andare ad eseguire movimenti con una distanza degli anelli variabile durante tutta l'escursione del movimento : infatti partendo da una presa con le mani relativamente vicine sarà possibile distanziare le mani man mano che si termina la ripetizione. Questo permette di produrre un coinvolgimento totale di tutta la muscolatura del dorso. In particolare, è possibile menzionare due varianti;
1) la prima dove la presa viene volutamente mantenuta più ampia all'inizio del movimento per poi ridursi man mano che il corpo si avvicina il supporto ;
2) la seconda dove la presa viene volontariamente mantenuta più stretta e gli arti superiori si distanziano l'uno dall'altro durante l'esecuzione per raggiungere poi la massima distanza nel punto di massima contrazione.
• Al trx: sicuramente dopo aver letto il paragrafo sugli anelli ti chiederai perché ho deciso di inserire anche il TRX in quanto è innegabile che vi sia una buona somiglianza tra le due strumentazioni appunto TRX tuttavia presenta un vincolo maggiore tra le due impugnature e questo lo rende particolarmente adatto a tutte quelle situazioni dove si vuole aumentare la difficoltà dell'esercizio durante la salita. Infatti se consideriamo le trazioni larghe al TRX, sarà molto più difficile riuscire a mantenere un maggiore di stanziamento tra le impugnature man mano che si sale, questo è dovuto alla natura convergente delle funi che hanno un punto fisso in comune. ovviamente questa peculiarità sarebbe presente anche nel caso in cui si utilizzassero degli anelli con delle funi molto Corte e quest'ultima tenuti assieme all'estremità da un moschettone. Pertanto è possibile con qualche accorgimento ricondurre gli anelli ad una sorta di TRX e beneficiarne dei vantaggi appena descritti.
• Al tavolo: L'esecuzione al tavolo e sicuramente la versione più low cost di questo movimento appunto l'unico problema è dato dalla natura della presa che non permette di avvolgere completamente con la mano il punto d’ appiglio. Nel lungo periodo questo accorgimento può creare un maggiore stress a livello della muscolatura che si inserisce a livello del condilo mediale punto e pertanto un'esecuzione che io consiglio temporaneamente in caso di assenza di ulteriori attrezzature e non un movimento da eseguire su base costante. Data la natura dell’ esercizio mi sento però di consigliarlo particolarmente a tutti coloro che eseguono arrampicata e che molto spesso non possono beneficiare di un grip favorevole;
• Alle loopband: Ho lasciato per ultima questa esecuzione perché la considero sicuramente quella più strana . Utilizzare loop band come punto di ancoraggio ti permette di identificare immediatamente eventuali asimmetrie in quanto la componente elastica della banda risponde in modo estremamente efficace e diretto ad una disparità di forza tra la parte destra e la parte sinistra. La consiglio tuttavia solamente come metodo di valutazione di una simmetria e non come variante da utilizzare costantemente all'interno di una progressione;
• CON le loopband: Ho deciso di dedicare una sezione a parte a questo movimento e di chiamarlo “CON le loopband” per identificare un esecuzione dove la banda elastica ben utilizzata per rendere il movimento più difficile. Per beneficiare di questa tipologia di setup si può considerare l'utilizzo della base di appoggio di una parallela come punto di ancoraggio per la banda elastica esattamente come è possibile fare con i pin di un Power rack.
Quali sono le varianti di trazioni orizzontali? la presa.
Nel paragrafo precedente ti ho parlato dei principali supporti che si possono utilizzare per eseguire le trazioni orizzontali; nelle righe seguenti ti parlerò invece di quelle che sono le tipologie di presa che si possono utilizzare. logicamente c'è sempre una forte analogia con la trazione alla sbarra che condividono le medesime caratteristiche :
• A presa inversa: detta anche la presa supina prevede di posizionare il palmo della mano sempre verso l'alto. Da un punto di vista prettamente esecutivo la presa inversa a larghezza spalle rappresenta quella più comoda, la presa più larga è quella che può creare più fastidio ai gomiti, mentre la presa più stretta è quella che crea un maggiore focus a livello dei flessori del gomito ;
• Presa prona: esattamente l'opposto della presa precedente ovvero i palmi delle mani sono sempre orientati verso il basso. Rispetto alla presa inversa è possibile lavorare con una presa larga senza creare fastidio ai gomiti e anche in questo caso la presa stretta pone più enfasi a livello dei flessori del gomito . La presa prona a larghezza spalle sollecita maggiormente il gran dorsale nelle fibre longitudinali, mentre la presa più larga pone più enfasi sui deltoidi posteriori, adduttori delle scapole e fibre trasversali del gran dorsale ;
• A presa neutra: ci si riferisce a questa tipologia di presa anche con il nominativo di “presa a martello “ in tutte quelle esecuzioni dove i palmi delle mani sostanzialmente si guardano. Rappresenta di fatto una presa intermedia tra la supina e la prona ed è possibile utilizzarla per eseguire estrazione orizzontale con le mani vicine , larghe oppure ad una distanza approssimativamente uguale alla larghezza delle spalle;
• A un braccio: le trazioni orizzontali ad un braccio sono un ottimo lavoro di complemento all'apprendimento delle trazioni monobraccio . Possono essere eseguite in due modalità che condividono alcune medesime caratteristiche:
1)La prima tipologia sono le trazioni dell'arciere che possono essere eseguite sia su anelli, parallele , sbarra TRX. In questa variante uno dei due arti superiori viene portato lungo il corpo mentre l'opposto lavora sempre con il gomito in massima estensione per fornire un’ assistenza ;
2)la seconda tipologia di trazioni monolaterali orientali prevede un lavoro tutto a carico di un solo arto appunto questa variante è sicuramente più difficile e rispetto alla precedente necessita di un maggior lavoro a livello della muscolatura del pettorale dello stesso braccio che esegue la trazione per riuscire ad evitare una rotazione del corpo e un abbassamento dal lato controlaterale (lato opposto);
• In ultima sede dovevo per forza menzionare quella che è la presa carpea molto comunemente utilizzata per lo sviluppo del muscleup di forza e nei front lever pull up. Questa tipologia di presa può essere facilmente mantenuta durante l'esecuzione dei movimenti con le mani vicine e le mani a largheza spalle mentre all'aumentare della distanza diventa sempre più difficile riuscire a mantenere la presa soprattutto nella posizione di partenza dove l'estensione del gomito potrebbe risentirne. Questa presa oltre che a porre enfasi sui muscoli flessori del gomito pone anche l'accento sui muscoli che sono flessori del carpo; non è quindi raro accumulare tensione sulla muscolatura dell'avambraccio se si protrae l'utilizzo di questa presa senza un adeguato lavoro di rilassamento dei muscoli dell’avambraccio.
Vi sono 2 problemi principali che possono ostacolare l'utilizzo di questa presa:
1)livello di estensibilità degli estensori del carpo e delle dita ed elasticità del brachioradiale;
2) estensibilità sotto contrazione di alcuni muscoli dell'avambraccio (comparto dei flessori) che, essendo biarticolari, risentono sia della flessione del carpo (dove si contraggono) sia dell'estensione del gomito (dove si allungano);
Ampiezza della presa nelle trazioni orizzontali
Nei paragrafi precedenti abbiamo analizzato il supporto che può essere utilizzato durante le trazioni orizzontali, la tipologia della presa che può spostare maggiormente il focus sul lato, oppure su alcuni gruppi muscolari come per esempio bicipite brachiale , brachioradiale e brachiale nel caso di una presa supina e brachiale e brachioradiale nel caso di una presa prona. Ovviamente la presa intermedia presenta un coinvolgimento abbastanza buono di tutte le muscolature. All'interno di questo paragrafo parliamo invece della tipologia di presa intesa come distanza tra il lato destro e il lato sinistro :
Stretta: durante l'esecuzione della presa stretta le mani si trovano sostanzialmente ad essere in contatto una con l'altra indipendentemente che si parli di una presa di tipo trono, supino, martello, mista oppure carpea. Ciò che accomuna utilizzo di questa tipologia di presa e sicuramente il fatto che durante il movimento di avvicinamento al supporto, esattamente come viene anche con le trazioni, gli avambracci non possono essere mantenuti paralleli. Questo comporta una ridotta estensione dell'omero e un maggior coinvolgimento dei flessori del gomito nel tentativo di avvicinare il busto il supporto;
Regular: con questo nominativo identifichiamo la presa che si ottiene all'incirca posizionando le mani alla larghezza delle spalle. Questa tipologia di presa rappresenta il compromesso ideale per allenare sia i flessori del gomito e sia il gran dorsale come estensore dell’omero.
Larga alla sbarra e agli anelli : le trazioni orizzontali con la presa larga fanno solitamente riferimento a tutte quelle varianti dove la presa è circa due volte la larghezza delle spalle. Logicamente per poter eseguire questa variante su una sbarra singola è necessario utilizzare multi Power oppure un bilanciere fissato ad un Power rack. In questo frangente la presa rimane larga durante tutto il range del movimento. Nel caso in cui non si disponesse delle strutture precedenti è possibile distanziare due parallele di altezza media oppure utilizzare gli anelli che però necessitano di essere distanziati uno dall'altro durante l'esecuzione del movimento.
Quali sono le varianti di trazioni orizzontali? il posizionamento del corpo.
Diversi spunti di riflessione possono anche essere condotti in base a quello che è il posizionamento del corpo. Infatti man mano che il corpo viene mantenuto vicino alla posizione verticale tanto minore sarà il coinvolgimento a livello della muscolatura del gran dorsale e degli arti superiori.
Va inoltre menzionato che all'aumentare dell'inclinazione del corpo si riduce l'arco di movimento che è possibile compiere , per maggiori delucidazioni ti invito a continuare a leggere questo paragrafo :
• Inclinate: quando menziono le trazioni inclinate faccia riferimento a tutte quelle angolazioni che si avvicinano dalla posizione “quasi verticale” alla posizione “quasi orizzontale” (da 45° a 60° di inclinazione rispetto alla posizione eretta). in questa tipologia di posizionamento del corpo è più facile eseguire il movimento e anche mantenere la postura corretta;
• Parallela scalata (half lay): la variante parallela scalata prevede un posizionamento del corpo quasi parallelo al pavimento appunto la difficoltà dell'esercizio viene ridotta tramite la flessione delle gambe che permettono di scalare la quantità di peso che è necessario sollevare e per essere eseguite è necessario posizionarsi più sotto rispetto il supporto;
In tutte le varianti dalla parallela fino alla declinata si possono distinguere 2 situazioni:
1. tanto più il setup di partenza prevede il posizionamento del corpo con le spalle che si trovano sotto il punto di appiglio (sulla perpendicolare della sbarra al pavimento) tanto più sarà necessario lavorare con i flessori del gomito durante il movimento;
2. tanto più nella posizione di partenza le spalle si trovano lontane dalla perpendicolare della sbarra al pavimento tanto maggiore sarà lavoro del gran dorsale;
• Parallela normale: In questa variante il corpo è posizionato in modo da essere parallelo al suolo all'inizio dell'esecuzione. Le ginocchia vengono mantenute in completa estensione e di conseguenza la quantità di peso percepito e reale da spostare è sicuramente maggiore;
• Declinate: La variante declinata che viene popolarmente identificata con il nominativo “inverted row” e sicuramente la variante che ha maggior focus sull’ estensione dell'omero in particolare se la presa viene mantenuta larghezza delle spalle . Allo stesso tempo il posizionamento declinato presenta un grosso limite ovvero l' escursione di movimento: infatti tanto più il corpo si avvicina alla posizione invertita (candela) tanto maggiormente nella posizione di partenza l' omero si trova ad essere vicino al corpo. Mi sento quindi di sconsigliare questa tipologia di esercizio in un contesto:
a) come quello del body building dove l'obiettivo è quello di avere una escursione articolare ampia per sollecitare tutta la muscolatura ;
b)all'interno di una fase di preparazione fisica generale dove solitamente si ricerca un range di movimento completo .
Errori da evitare delle trazioni orizzontali
Parlando di errori tecnici durante l'esecuzione trattandosi di un movimento relativamente semplice e con un impatto articolare non eccessivo (ad eccezione delle varianti ad un braccio) gli errori andrebbero evitati soprattutto per limitare la costruzione di schemi motori sbagliati. Esecuzioni con pattern non ottimali hanno poca trasferibilità su movimenti più complessi come per esempio le trazioni : è quindi bene evitare il più possibile di ereditare cattive abitudini dall' esecuzione dei rematori.
Di seguito ti presento quelli che sono i principali difetti tecnici:
• Spanciare: Il concerto di spanciare fa riferimento soprattutto alla comune tendenza, man mano che sopraggiunge la fatica mento muscolare, di perdere l'assetto posturale del bacino cercando di estendere la colonna. Nel complesso questo errore permette all' esecutore di arrivare più facilmente a chiudere la ripetizione ma sposta il range di movimento dal braccio /gomito alla colonna ;
• Elevare le spalle durante la tirata: questo errore si presenta soprattutto durante le varianti con una presa larga. In particolare l'attivazione sinergica dei trapezi (soprattutto la parte alta) durante il movimento può indurre una elevazione della spalla. Questo deficit tecnico può presentarsi direttamente come un' eccessiva sensazione di tensione di affaticamento muscolare della muscolatura del collo, e nel complesso ti impedisce di imparare a deprimere le scapole. Se stai facendo i rematori potresti anche non curarti del problema inconsciamente ma te ne accorgerai quando passerai alle trazioni!
• Aprire in fuori i gomiti: questa tipologia di difetto tecnico è presente in tutte quelle persone che eseguono molto volume di lavoro in spinta (come dip, planche, piegamenti a terra e in verticale) . Tutto ciò comporta una scarsa estensibilità di alcuni muscoli che agiscono sulla spalla (in particolare pettorale, deltoide interiore, sottoscapolare e bicipite...). Tutti questi individui presentano una elevata tensione passiva e una limitata capacità di produrre attivamente l' estensione dell'omero. Questa situazione presenta il classico compenso dove, più la presa è stretta , più i gomiti vengono portati verso l'esterno man mano che ci si avvicina alla chiusura della ripetizione . L'unico modo per evitare questa problematica e aumentare la sensibilità dei tessuti la tv muscoli menzionati precedentemente .
Quali sono gli infortuni delle trazioni orizzontali?
Ovviamente mi guardo bene da definire questo esercizio come un esercizio ad elevato rischio di infortunio in quanto l'intensità del movimento in sè non è molto elevata. Tuttavia le problematiche che si possono incontrare durante questi movimenti hanno delle cause che molto spesso sono comuni a tanti altri esercizi e sono più propriamente "problemi da sovraccarico funzionale":
1. una di queste cause potrebbe essere una esecuzione non controllata e che prevede dei cicli di assorbimento e di repulsione dei carico molto veloce. Indipendentemente dall' esercizio questa tipologia di esecuzione va a stressare moltissimo i tessuti connettivi producendo nel lungo periodo microtraumi che possono portare a patologie croniche ;
2. la seconda tipologia di problematiche che si possono presentare durante i movimenti di trazione orizzontale sono principalmente legato all''errore tecnico di elevare le spalle. Nel lungo periodo infatti se si protrae questo difetto esecutivo si finisce per sovraccaricare inutilmente tutta la muscolatura del collo e quest’ ultima può portare a contratture cervicali e influenzare in generale la qualità della vita.
Conclusioni sulle trazioni orizzontali.
All’ interno di questo articolo abbiamo veramente esplorato in lungo e in largo tutte quelle che sono le caratteristiche delle trazioni orizzontali spaziando da concetti che riguardano il tipo di presa, il supporto utilizzato, i muscoli coinvolti al variare della larghezza della presa, la biomeccanica dell'esercizio , i difetti tecnici e infine gli infortuni.
Ritengo in generale che questo esercizio sia un must per chiunque voglia allenare la muscolatura della parte alta del corpo e per tutti coloro che vogliono imparare la prima trazione alla sbarra.
Il vero grande problema è che la sua facilità esecutiva lo rende tanto accessibile quanto sottovalutato mentre il più delle volte con qualche accorgimento in più può veramente diventare un'ottima freccia a disposizione del nostro arco.

Scopri la mia guida gratuita di base sul Calisthenics
Inizia ad allenarti nel calisthenics con progressioni passo-passo per sviluppare le basi (trazioni, piegamenti, etc.) su cui imparare gli esercizi più avanzati! Senza stalli e senza infortuni!
Lascia un commento